La parrocchia Santa Maria di Loreto al Pozzetto - Tavernelle, Ancona

La storia della parrocchia a Tavernelle riguarda in realtà la storia di tre parrocchie : quella attuale, che ha sede nel quartiere, e le due precedenti che hanno avuto Tavernelle nel loro territorio.
La prima di cui si ha notizia è la parrocchia di S.Giovanni Battista a Capodimonte (fig.34) Intitolata originariamente a S.Claudio ( sec.XII-XIII), prese questo nome nel 1546 quando vi si trasferirono i Canonici Lateranensi. Ad essi era affidato il contado della zona sud fuori delle mura cittadine, ( quindi anche Tavernelle) e qui svolsero il loro ufficio fino al 30 giugno 1654 quando il Vescovo Mons. Galli istituì la parrocchia di S.Maria delle Grazie (fig.35). Questa, pur restando legata per le decime e l’aministrazione del battesimo alla chiesa di S.Giovanni Battista, subentrò ad essa nella zone rurali esterne alla città. Da allora,( per avere un’idea, erano gli anni di Luigi XIV il re sole ) gli abitanti di Tavernelle entrarono a far parte della parrocchia di S.Maria delle Grazie seguendone gli eventi. Tra gli altri ricordiamo la chiusura della chiesa negli anni 1798-1802, a causa dell’assedio di Ancona da parte delle truppe Austro-Russe-Turche, ( si utilizzò la cappella dei Conti Bonda e Picchi) , il rifacimento della chiesa ad opera del Politi nel 1848 e la fondazione , nei primi del ‘900, della Pia Unione dell’Addolorata e della Soc.Cattolica di mutuo soccorso S.Giuseppe.
La svolta, che fece pensare ad una nuova parrocchia autonoma , fu lo crescita urbanistica  dei primissimi anni ‘60. Don Antonio Marinoni, allora parroco delle Grazie, pur impegnato nella realizzazione del nuovo complesso parrocchiale inaugurato nel 1962, si rese conto, con lungimiranza, che per un efficace servizio pastorale, Tavernelle aveva bisogno di una chiesa in loco. Diede perciò incarico all’Ing. Belvederesi, già ideatore della chiesa delle Grazie, di progettarla (fig.36). La sua realizzazione però, nonostante la buona volontà, si rivelò più complicata del previsto.
Il 25 settembre 1965 fu posta la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale, vicino alle scuole Bramante. Poi, siccome l’area assegnata era geologicamente instabile, si ottenne di cambiarla, ma questo comportò una serie di problemi : bisognava infatti attendere che il nuovo Piano Regolatore Generale , allora in fase di studio, localizzasse una nuova area da adibire allo scopo.
La partenza di don Antonio,nel 1968, fece arenare tutto il progetto. I  suoi successori non furono in grado di portarlo avanti, certamente per l’onerosità dell’impegno economico, ma anche perchè era un’impresa che necessitava della testardaggine, della determinazione, delle capacità operative che, và riconosciuto, erano una caratteristica della personalità di don Antonio Marinoni.
Lo sviluppo del quartiere, dopo il terremoto del 1972,  rese ancora più urgente  la realizzazione di quel progetto, fermo ormai da dieci anni. Anche perchè nel frattempo, il nuovo PRG aveva localizzato, quale area per i servizi religiosi, un lotto di terreno di proprietà delle sorelle Ramorino, al Pozzetto.  La situazione economica della diocesi, però,  non permetteva  di affontare una tale spesa. Ma se non c’erano i soldi, pazienza, era necessario partire ugualmente, per dare un servizio pastorale a tanti nuovi parrocchiani. Il Parroco, don Franco Perani, cercò un locale adatto allo scopo e, alla fine, grazie alla disponibilità della cooperativa Verbena, l’1/10/73, stipulò un contratto di affitto per un garage ,dove celebrare la Messa festiva (fig.38). Contemporaneamente la Diocesi avviava le procedure per l’istituzione della nuova parrocchia identificando nel cappellano delle Grazie, don Giuseppe Cappanera, il futuro parroco. Era la scelta più giusta e logica, quasi a rappresentare la continuità con la comunità madre da cui ci si staccava dopo 320 anni di storia comune.
Così, la notte di natale del 1973 all’interno di quel garage, la nuova comunità parrocchiale di S.Maria di Loreto, muoveva i suoi primi passi, anticipando di qualche giorno la nascita ufficiale, registrata il 1 gennaio 1974. Dopo alcuni anni tascorsi nel garage, si crearono le condizioni per l’acquisto dell’area (dove gli scout avevano gia realizzato una capanna in muratura, utilizzandola come loro sede- fig.39) e per la realizzazione di una parte del complesso parrocchiale. Si scelse di cominciare dai locali di ministero pastorale rinunciando, per il momento alla chiesa. In questo modo sarebbe stato possibile avere un locale un po’ più ampio per la messa,( in qualche occasione si era utilizzato anche il pallone pressostatico) ma anche ambienti adatti alle varie attività pastorali. I lavori di realizzazione, iniziati nel ‘78, terminarono nel ‘81 (fig.40). Dopo pochi anni, grazie alla fattiva collaborazione economica dei parrocchiani si riuscì a completare quel progetto ideato trent’anni prima. Nel 1988 partirono i lavori di costruzione della definitiva chiesa parrocchiale, nel frattempo riprogettata dagli Architetti Tozzi e Pelonara (fig41-42). L’anno successivo, il 24 dicembre 1989, pur se ancora incompleta, la nuova chiesa ospitò la prima messa della comunità, alla presenza dell’Arcivescovo Mons.Tettamanzi.
Il resto è storia di oggi, ma va ricordato, per concludere, che c’è anche una quarta chiesa nella storia di Tavernelle, ed è la cappella del Cimitero (fig.43). Questa, infatti, pur non essendo sede parrocchiale si trovò, per la comodità della sua ubicazione  ad essere il primo elemento di aggregazione religiosa della zona e tale  è restata fino alla fondazione della attuale parrocchia

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