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[Marco Mala]

L’animatore deve preoccuparsi di preparare anticipatamente un cartellone grande a sufficienza da coprire tutta la superficie del tavolo intorno al quale il gruppo giocherà. Ogni partecipante, sedendosi intorno al tavolo, dovrà essere munito di pennarello colorato, con il quale disegnerà sul cartellone un cerchio (il piatto) delle dimensioni di circa 40cm di diametro.
A questo punto l’animatore illustrerà brevemente il tema oggetto della riunione e inviterà tutti i presenti a pensare una domanda, inerente al tema scelto, alla quale non abbiano ancora ricevuto una risposta esaustiva. Questa fase può richiedere anche cinque/dieci minuti: non tutti hanno una domanda pronta!
Una volta pensata, la domanda sarà scritta da ciascuno all’esterno del cerchio disegnato in precedenza. La parte interna al cerchio servirà a contenere le risposte che ognuno dei presenti vorrà dare al proprio compagno. Una volta scritte tutte le domande, comincia il gioco vero e proprio.
Se il tavolo fosse rotondo è possibile far ruotare il cartellone di quel tanto che basta affinché ciascuno si venga a trovare di fronte il piatto con la domanda del proprio vicino. L’animatore lascerà circa un minuto di tempo per scrivere le risposte, dopodiché ordinerà che sia effettuata una nuova rotazione in modo che ognuno possa trovarsi di fronte al piatto di colui che siede due posti più in là. Si procede così fino a quando la tovaglia ha compiuto un intero giro del tavolo e tutti abbiano potuto scrivere qualcosa sul piatto degli altri.
Il momento finale è emozionante. Davanti a sé, ciascuno troverà un piatto ricco di risposte che probabilmente non immaginava. Dopo un certo tempo, l’animatore propone a ognuno di leggere la domanda e le risposte che si trova sotto gli occhi in quel momento.