Il vescovo della diocesi di Ancona Osimo Mons. Edoardo Menichelli risponde così alla domanda su quali sono i temi e le caratteristiche del Congresso Eucaristico:
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testo:
Torniamo a parlare con mons. Menichelli, Arcivescovo di Ancona – Osimo, diocesi che ospiterà il prossimo Congresso Eucaristico Nazionale.
Abbiamo ricordato nello scorso appuntamento cosa sia un Congresso Eucaristico e che significato abbia oggi per la comunità dei cattolici. Questa volta ci concentriamo, invece, sul prossimo Congresso: quali saranno i temi al centro di questo appuntamento e di tutto il percorso che porterà ad esso?
Partiamo dall’ultimo Congresso Eucaristico che è stato celebrato a Bari nel 2005: il tema era la centralità della Domenica. Questo congresso Eucaristico vuole essere un po’ una “continuazione” di quello di Bari: senza Domenica non possiamo vivere.
Questa celebrazione domenicale, nella serialità, nella quotidianità, come entra? Dato un grido, che è il grido di Pietro, “Signore, da chi andremo?” (Gv 6, 68), senza di Te non possiamo far nulla, vogliamo coniugarlo in questo prossimo Congresso Eucaristico con la serialità, con la vita di tutti i giorni: il tema sarà l’Eucarestia per la vita quotidiana. Riprenderemo alcuni ambiti di vita che furono trattati nel Convegno ecclesiale di Verona: che cosa dice l’Eucarestia alla nostra affettività? Che cosa offre alla nostra fragilità? L’Eucarestia può dare senso al lavoro, può dare senso alla festa? L’Eucarestia è questo pane del nostro cammino, è il cibo santo che ci sostiene nel pellegrinaggio: ecco l’evangelizzazione. L’Eucarestia è infine la cittadinanza: questo essere convocati al banchetto di Dio ci invita anche a far sì che nessun uomo sia escluso dal banchetto della “creazione”.
Lei ha mostrato la continuità con il precedente Congresso Eucaristico, quello di Bari, ma possiamo individuare delle novità che caratterizzano questo XXV appuntamento?
Le novità si riassumono in tre parole. Innanzitutto, popolarità: il Congresso Eucaristico di Ancona sarà un evento popolare, non un convegno di teologi, di mistici, ma un convenire di popolo.
Abbiamo chiamato “territorialità” il secondo aspetto: il Congresso non si svolge solo e prevalentemente ad Ancona e Osimo, ma su tutto il territorio della Metropolia, vale a dire Senigallia, Jesi, Fabriano e Loreto. Ogni diocesi sarà sede di un evento, di un “ambito”, per ritornare a quello che ho detto nella prima domanda. La terza caratteristica è la “tematizzazione”. Questo non è un Congresso in cui si convocano le “categorie ecclesiali” (i laici, le suore, i sacerdoti), piuttosto è una convocazione per temi, per tematiche. Allora il popolo parteciperà in quel giorno in cui il tema è più interessante ed è più vicino alla propria mentalità.
Popolarità, territorialità, tematizzazione.
fonte: congressoeucaristico.it