Esperienza di vita ( l'anno della fede 2012/2013)

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Esperienza di vita ( l'anno della fede 2012/2013)

Messaggioda emmanuel » 28 ottobre 2012 20:34

Buona domenica e buona serata amici, sono appena rientrato dalla convivenza con i fratelli del cammino neocatecumenale, che dire? È stato bellissimo, e voglio condividere insieme a voi la gioia e lo Spirito Santo che mi ha donato in questi tre giorni.
Premetto che Mercoledì scorso ho presentato io e insieme ad altri fratelli nella mia comunità il tema “ Eredità”.
In questo tema abbiamo parlato un po’ dei vari significati della Parola Eredità, in quanto ci siamo accorti che siamo attaccati alle cose materiali e non all’eredità di Gesù Cristo ci vuole donare che è il Paradiso.
In questo tema ho solamente sperimentato l’Amore di Dio nella mia vita, dalla fine del tema riportato in comunità, il mio Responsabile ci parla della Convivenza di inizio corso dell’anno 2012/2013, che iniziava da Venerdì Mattina e si concludeva la Domenica dopo pranzo.
Io nel dubbio ho detto Si ma incerto perché in quel Venerdì dovevo passare la visita per una simulazione della radioterapia che a breve incomincerò.
Passiamo a Venerdì mattina, io vado alla Visita e subito il medico prende il turno e mi sono messo in fila, è toccato il mio turno, che dire? La visita è andata tutto bene e poi il Signore mi ha dato la possibilità di andare in convivenza appena finita la visita.
Nella convivenza che ho partecipato ha avuto come tema “ L’ANNO DELLA Fede” 2012/2013, che dire? Innanzitutto Ringrazio il Signore che mi ha dato la possibilità di ricevere il suo Santo Spirito e la sua Parola, durante le catechesi ho riflettuto un po’ su tutte le meraviglie grandiose che il Signore ha fatto con me, finite le catechesi ci hanno detto di fare la Scrutatio ( studio della Bibbia) dove per l’ennesima volta ho chiesto al Signore: fammi capire cosa vuoi tu da me? Durante la Scrutatio il Signore mi parla dandomi tre segni importanti: il primo segnale è stato la Fede, il secondo segnale è stato di essere un testimone della sua Gloria e l’ultimo segnale è stato alla Preparazione alla Santità.
Il sabato mattina, dopo le lodi mattutine e dopo aver ricevuto un’altra bellissima catechesi di San Paolo Apostolo, ci propongono di fare un questionario in cui si doveva rispondere a due domande che sono:
1)I frutti del cammino Neocatecumenale che mi ha dato, e cosa pensavo sulla Missione che Dio ci dona?
2) se penso alle cosa di lassù , e come la comunità aiutata nelle malattie terminali?
L’unica cosa che ho risposto nella prima domanda è stato: che sono da 22 anni nel cammino ( nel senso che sono nato all’interno del cammino fino ad oggi) i frutti che mi ha donato è stato di saper accettare tutto ciò che Dio ci dona giornalmente cose che prima non facevo, il sapere amare gli altri anche nella diversità del colore della pelle, perle cose banali ho odiato i miei genitori e in cui ho chiesto più volte il loro Perdono, mentre nella seconda domanda ho risposto alle due bellissime esperienze che ho fatto di come immagino il giudizio di Dio, e io ho detto solo che dall’età di 12 in cui ero in coma ricordo solo che ho attraversato un tunnel e subito dopo di aver visto la Madonna e da li ho ripreso la mia vita normale, mentre quest’estate in cui sono operato non ho visto nulla perché ero sicuro che Dio e la Madonna mi erano vicini e ho affrontato tutto con piena serenità, con l’aiuto delle preghiere he mi si sono state fatte.
Dopo il questionario abbiamo ascoltato un po’ la catechesi sul magistero della Chiesa suddivisa in due parti.
Dopo la catechesi, siamo andati a cena, e ho avuto modo di fare comunione insieme ad altri ed è stato bellissimo, poi per tutta la serata mi sono dedicato a ballare e poi mi sono riunito ad altri per cantare le canzoni dedicate alla Madonna, a Gesù seguito da una danza del cammino neocatecumenale sotto la pioggia, tutti avevano paura, io invece ho detto, non avete paura perché la pioggia corrisponde ala benedizione della Madonna e li il mio cuore iniziò a gioire.
Prima di andare al letto, ho pregato molto, poi ho aperto la Parola di Dio a caso e mi esce questo bellissimo brano:
“ Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.
Si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del Profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione,
e mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;

per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore. ( Luca 4. 14 -19).
Questa mattina abbiamo celebrato la Santa Eucarestia ed è stato bellissimo, una vera Grazia in cui il Signore viene a noi per spezzarsi per la nostra salvezza, infatti durante la proclamazione del vangelo , dalla finestra si avvicina un piccolo uccellino, e subito dopo il vangelo , l’uccellino se ne andò, e per me quel segno rappresentava lo Spirito Santo.
Il Vangelo di oggi che l’ eucarestia è stato proprio questo:
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Ho dato la mia esperienza dicendo che ho ringraziato il Signore di avermi donato la Fede e diessere in mezzo a voi, l’ho ringraziato anche per avermi tratto dalla fossa della morte perché la mia malattia si è scoperta grazia ai problemi di vista, e l’ho ringraziato anche che mi ha ridonata la vista per come l’avevo prima.
E di questo sono felicissimo.
emmanuel
 
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