Ai miei tempi... ai miei tempi...

Spazio dedicato ai genitori per parlare, discutere dei problemi, confrontarsi, riflettere e crescere insieme

Ai miei tempi... ai miei tempi...

Messaggioda Marco Mala » 29 dicembre 2007 21:53

“Ai miei tempi... ai miei tempi...”
Basta con le lamentele!


1. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”

2. “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”

3. “Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana”

4. “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura...”

5. “Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”

Di chi sono queste frasi?
Di qualche scrittore contemporaneo? Di genitori o professori amareggiati d'oggi?
No! Sentite!
La prima citazione è di Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo.
La seconda citazione è del poeta greco Esidio, vissuto 720 anni prima di Cristo.
La terza citazione è di un sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo.
La quarta è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni.
Quanto alla quinta, è tolta dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.

Conclusione?

Non c'è nulla di nuovo sotto il sole! se avessimo un pò più di senso storico, non vivremmo in retromarcia, non cadremmo nel "complesso del gambero". Non saremmo "tarantolati" da inutili pensieri lagnosi. Saremmo più simpatici a tutti, a cominciare dai nostri ragazzi!

Preso da "Largo all'ottimismo!" di Pino Pellegrino


Bisognerebbe preoccuparsi di meno ed occuparsi di più dei giovani
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